SLIMAN MANSOUR

Sliman Mansour è uno degli artisti più illustri e rinomati della Palestina. Il suo stile incarna la fermezza di fronte all’implacabile occupazione militare. La sue opere, che sono diventate il simbolo dell’identità nazionale palestinese, ha ispirato generazioni di palestinesi e artisti e attivisti internazionali.

Nato nel 1947, Mansour ha trascorso la sua infanzia tra le verdi colline e i campi di Birzeit, dove è nato, e in seguito la sua adolescenza a Betlemme e Gerusalemme. Queste esperienze hanno lasciato un segno significativo nel suo lavoro, accrescendo un senso di progressiva perdita in Palestina, soprattutto dopo l’occupazione della Cisgiordania e di Gerusalemme nel 1967. Le sue prime esperienze gli hanno anche offerto i simboli e le immagini che avrebbe poi utilizzato per preservare e mettere in risalto l’identità palestinese.

Utilizzando simboli derivati ​​dalla vita, dalla cultura, dalla storia e dalla tradizione palestinese, Mansour illustra in modo unico la determinazione e il legame dei palestinesi con la loro terra. Le sue opere incarnano l’arte come forma di resistenza. Con gli aranci rappresenta la terra perduta durante la Nakba del 1948. Con gli ulivi rappresenta la terra occupata nel 1967. Con le donne che indossano abiti tradizionali ricamati, rappresenta la terra palestinese e la rivoluzione palestinese. Con il paesaggio della Palestina e le sue terrazze in pietra, rappresenta il segno dei contadini palestinesi sulla terra. Con immagini di Gerusalemme e della scintillante Cupola della Roccia, rappresenta la patria palestinese e il sogno del ritorno.

Ogni thoub nella mostra è accompagnato da un altro pannello con una breve descrizione e una riproduzione di un dipinto, prodotto da Mansour, che rappresenta la vita quotidiana delle donne palestinesi che indossano il loro thoub/indumento ricamato.